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"Diario di viaggio"
15/08/07 Premessa
Ore 16:00, io e il Pan zaino in spalla partiamo con la mia punto alla volta di Roma per raggiungere parte del resto del gruppo di un totale di 8 persone,con il quale quest’anno visiteremo due splendidi stati africani: Kenya e Tanzania.
Arriviamo a Roma alle 18:15 e ci vediamo con Alessandro ,Simona e Elisa, tutti di Terni.
A questo punto tornerò un po’ a ritroso per capire la nascita di quest’avventura:
quest’anno non volevo proprio fare la solita vacanza del tipo tutta amministrata da qualche agenzia ma volevo qualcosa di diverso, la vera avventura…cosi mi sono messo a cercare su diversi forum di viaggiatori e ho letto di un certo Marco che organizzava un safari in Kenya e Tanzania, cosi ho preso contatti con lui che mi ha spiegato le varie alternative che si potevano organizzare.
La voglia d’Africa, dopo essermi documentato sui posti, cresceva sempre di più dentro di me, però mancava ancora la spinta per buttarmi con loro. La spinta definitiva è arrivata quando ho raccontato di questa cosa al mio caro amico da una vita Panaccio, lui che già in altra occasione era stato in Africa non ha avuto che sentire…alla fine ci siamo buttati insieme in quest’avventura e abbiamo bloccato il volo al prezzo di 1068 euro con partenza per il 16 di agosto.
Marco avevo già avuto il piacere di conoscerlo un po’ di tempo prima insieme alla sua ragazza Roberta a Roma, il 24 giugno ci siamo finalmente conosciuti con il resto del gruppo al lago di Martignano(RM) eravamo: Io,Panaccio,Alessandro(Terni),Simona(Terni),Andrea Billi(Roma),Stefania(Bologna),Marco e Roberta, mancava solo Elisa(Terni) che abbiamo conosciuta soltanto oggi.
Abbiamo trascorso una splendida giornata di sole al lago dove al centro di tutto c’era la grande avventura che ci aspettava in Africa. Insieme a Marco abbiamo deciso a grandi linee l’itinerarioda fare dopo aver valutato vari percorsi e varie alternative.
L’emozione quel giorno era già alle stelle, quei racconti di Marco e Alessandro che già entrambi erano stati in quei posti mi prendevano troppo….parlavano di mal d’Africa….
Quel giorno ci salutammo a sera dandoci appuntamento al 16 agosto , giorno della partenza.
Questo è stato il premordio del sogno africano……
Tornando ad oggi,abbiamo mangiato in una buonissima pizzeria romana e ci siamo stravaccati sui letti della casa gentilmente offerta da Joana, la donna del Pan.
Domani si parte, sveglia alle 2:30
16/08/07 Primo giorno
Partenza da Roma Fiumicino ore 6:15 alla volta di Amsterdam; scalo di due ore e ripartenza ore 10:00 per destinazione finale o meglio prima tappa africana: Nairobi. Intanto a noi si è aggiunta Stefania che è arrivata da Bologna, Marco ci aspetta a Nairobi.
Arriviamo a Nairobi alle ore 20:00, ora locale, il fuso orario dall’Italia è +1ora , appena scesi in aeroporto si avverte un aria diversa,pioviggina, vediamo subito Marco insieme a Simon(autista del furgoncino) , carichiamo a bordo i bagagli e si parte lungo le strade della grande città…è già notte fonda…Marco ci racconta un po’ di quello che ha fatto nei giorni passati, lui è già in Africa da 15 giorni, è stato con la ragazza tra Kenya e Zanzibar, lui è veramente un’artista, tecnico e organizzatissimo per tutto.
Arriviamo in un ristorante da lui prenotato davvero spettacolare che si chiama Karen Blixen Coffee garden , il ristorante è un ex residenza di un ricco colone inglese con un giardino enorme , ceniamo con un ottima bistecca di filetto alla cipolla, servita con una cortesia davvero speciale e soprattutto allietati da una musica di un artista del posto accompagnato da pianoforte, tra i vari pezzi il tipo suona per noi vari brani italiani ai quali anche noi ci uniamo a cantare con lui.
Per passare la notte Marco ha scelto un dormitorio gestito da suore dove alloggiano ragazzi che studiano medicina, la struttura ha una parte separata tipo pensione davvero molto accogliente e tranquilla, paghiamo(paga Marco perché noi non ancora cambiamo i soldi) circa 12000 scellini Keniani a testa = circa 13 euri.
Domani andremo verso il primo parco da visitare: Il Masai Mara , sono emozionato all’idea di vedere l’Africa di giorno!
17/08/07 Secondo giorno
Sveglia ore 7:00, colazione con pancarrè marmellata e caffè nel refertorio della struttura(sempre compresa nel prezzo) Simon e già pronto che ci aspetta…cosi ci avventuriamo finalmente in una città nuvolosa, Nairobi è la capitale del Kenya con una popolazione di circa 2.500.000 abitanti è anche una delle più grandi città dell’Africa,a primo impatto è pazzesco vedere zone di grande modernità circondate poi da baraccopoli e tanta povertà.
Come prima operazione cambiamo il denaro, 150 euro riceviamo circa 13.500 scellini, per Nairobi scendiamo soltanto un po’ , non è una città molto sicura per i forestieri!
Intanto ripartiamo e uscendo dalla centro le vie sono sempre più sconnesse e circondate da baracche,Simon guida per le strade sempre più sconnesse come un pazzo,ad un certo punto un attimo di panico…il furgoncino si ferma, dopo soli 30Km circa l’acqua del radiatore è in ebollizione!! Andiamo bene! Acuna matata..(nessun problema) il grande Simon risolve e si riparte.
Iniziamo ad incontrare i primi villaggi, il primo Manata Curo, Suswa e ci fermiamo a Tulele dove ad accoglierci troviamo una marea di bambini,stare con loro è una grandissima emozione, ridono scherzano,trasmettono tanta gioia e allo stesso modo tanta tristezza! Certi ti guardano come stessero vedendo un extraterrestre…facciamo tante foto insieme e loro si fiondano subito per vederle…
La maggior parte sono bambini, le persone grandi sono impegnate a stendere su dei teloni grandi del grano, altre a riparare i teloni su cui stendono il grano, compriamo banane e arance e ripartiamo fino a raggiungere Narok , qua facciamo il primo “pranzo africano” in un posto che si chiama Transit Hotel : riso,pecora bollita,verdure cotte,cocacola paghiamo 300 scellini a testa = 3euri e qualcosa) dopo il pranzo e una vista da un meccanico al furgoncino, si riparte, lungo la strada facciamo una sosta su di un’altura da cui si può osservare parte dell’infinita Rift Valley , qua c’è un negozietto in cui io e Alessandro iniziamo a trattare per degli oggetti locali, da qui in poi impariamo la lezione che si deve trattare per qualsiasi oggetto o servizio, loro vedendo i turisti sparano prezzi assurdi! Trattare non significa però mancare loro di rispetto! Dopo ancora pochi chilometri finalmente ci accingiamo ad entriamo nel parco del Masai Mara National Reserve , al varco un’ondata di donne Masai ci assale per venderci i loro prodotti locali come bracciali collane e altre mercanzie,anche qua si fa spesa dopo una bella contrattazione!!
Sono ormai le 16:00 quando dopo aver pagato 3000 scellini entriamo nel parco, tettuccio del furgoncino aperto e tutti a testa di fuori e macchina fotografica alla mano!
Quello che ho visto oggi nel parco,in qualsiasi modo lo scriverei non si riuscirebbe a capire, per chi come me ama la natura deve vivere questi momenti…e comunque insieme al paesaggio incontaminato, agli orizzonti infiniti, abbiamo la fortuna di incontrare una moltitudine di animali tra zebre,bufali,gnu,gazzelle,giraffe,elefanti e come n un sogno tre leoni ad una distanza straordinariamente prossima, un leone al centro di due leonesse,allungati sul prato dopo aver finito di divorare la loro preda di cui osserviamo ancora i resti poco distante.
Sono ormai le 18:30, dopo la scorpacciata di animali usciamo dal parco e ci fermiamo in un villaggio masai vicino di nome Talek, andiamo nel londge che ci ospiterà che si chiama Riversidecamp dove finalmente conosciamo i primi veri Masai…
Il posto sembra da subito molto ospitale, e infatti tale si rivela,il nostro alloggio è una baracca di legno,fatta con poco ma veramente molto bene,ci sono letti con zanzariere e bagni molto nuovi e puliti,c’è anche la luce elettrica alimentata da pannelli solari caricati di giorno.
C’è poco vicino la receptions con un baretto e tanto di biliardo, la premessa è ottima!!
Ordiniamo anche la cena,nel frattempo ci facciamo la doccia con acqua calda proveniente da uno scaldabagno molto artigianale,un bidone posto su di un fuoco alimentato con legna da un masai! che spettacolo!!
Per cena abbiamo riso in bianco,carne in brodo e verdura cotta, si ripete lo stesso menù del giorno!
Paghiamo 500 scellini a testa comprese le birre Tusker…
Dopo cena sfida a biliardo, io e Ale Vs. Pan e Billi perdiamo, poi di nuovo io e Marco Vs. Pan e Billi, perdiamo di nuovo!! Uno spettacolo le palline… non erano più tonde ma tutte sfaccettate come poligoni…intanto iniziamo a conoscerci meglio tutti e a familiarizzare, si fanno tante battute e insieme si sta davvero benone!!
Si programma prima di andare a nanna il domani: rientrare nel Mara alla mattina per poi avviarci verso il confine ed entrare in Tanzania di pomeriggio, le cose qua in Africa non vanno sempre per il verso giusto, fare programmi è molto difficile…cambiamo tante cose ed infatti…
Arriva Simon con la frase rimasta alla storia della vacanza: “Marco,there is a problem!”
Non si può ancora varcare il confine perché non ancora sono pronti i documenti per il furgoncino,il padrone aveva assicurato a Marco di averli pronti…infatti lui s’incazza e con il suo inglese spigliato gle ne canta 4 per telefono.
Non cambia nulla, fino a domenica non si può passare il confine…”purtroppo” dobbiamo rimanere un altro giorno nel Masai Mara…
18/08/07 Terzo giorno
“Purtroppo” si dice davvero per dire…è uno dei parchi più belli e pieni di animali e ieri abbiamo avuto conferma di ciò, anche oggi comunque rivediamo tanti animali e tante bellezze!!
Vediamo 6 leoni, tra cui una leonessa con tre leoncini al seguito, ci passano ad una vicinanza davvero da aver paura. Botta vera di culo becchiamo uno splendido ghepardo, anche lei con il cuccioletto…ha appena cacciato e si accingono a divorare la loro preda che meraviglia…
Alle 13:00 stiamo al “Send river gate” è un gate del parco situato in una zona fuori dai percorsi turistici, qua vicino pranziamo con frutta comprata a Talek,banane,ananas,mango e arance, dopo si decide per un walking safari(video)
Nel parco o nei pressi è vietato andare a piedi da soli,c’è bisogno di essere accompagnati dal ranger, presto detto Marco accorda con il tipo la passeggiata ad un prezzo di 5500 scellini.
Il tipo si chiama Steaven è simpaticissimo e molto gentile, con lui un fucile vecchio di ottant’anni , lui fa battute a non finire, scherza e ride con noi e si gasa pure dopo che noi lo incitavamo a sparare!
Camminiamo per un’oretta, per tornare alla macchina facciamo un’altra strada,questa decisione è la più saggia della giornata,mentre ci avviciniamo al fiume, vediamo la mandria di gnu,che già da ore era li, avvicinarsi alle rive del fiume dal lato opposto al nostro, Steven inizia a correre e ci dice che si stanno preparando per attraversarlo! Questo è il periodo della migrazione(video)
Sono un infinità, iniziano a correre in massa tutti dietro il capo gruppo, solo lui davanti a tutti gli altri, sono a soli venti metri da noi e si sente la terra sotto i nostri piedi vibrare! Che emozione ragazzi!!
Solo stare a camminare ammezzo a quell’erba fitta,dove si potrebbe nascondere un leone o chissà che altro da una forte emozione, in Africa dicono che non si rimane mai solo, c’è sempre qualcuno che ti guarda!
Salutiamo Steven e Alessandro gli regala anche una maglietta e ci riavviamo verso Talek che sono ormai le 15:00 , prima di tornare al Riversidecamp ci fermiamo a comprare la cena: un quarto di agnello,frutta, pan carrè e un pezzetto di rete di quelle che si usano per fare le recinsioni, lo useremo come griglia per arrostire la pecorella!!
Io e Marco facciamo i macellai, spezzettiamo la carne con gli attrezzi disponibili: due cortelli e una pietra “masai” per battere il cortello e intaccare le costate, poi insieme a tutti gli altri la cuciniamo sulla griglia e la mangiamo è un po’ pochetta ma davvero buonissima, intanto i masai sono incuriositi dal nostro modo di preparare il cibo, ma solo curiosi perché nn vogliono neanche assaggiare.
La serata continua tranquilla al baretto, birra e partita a biliardo, altra sfida con le stesse formazioni della sera precedente, si aggiunge a noi anche Stefania, stavolta però io e Ale vinciamo sempre.
Stanotte il cielo d’Africa è una favola , ma lo è sempre , con la differenza che ci fermiamo una mezz’oretta ad ammirarlo, cosi pieno di stelle che brillano, alle 23:00 si va a nanna, strano per essere un sabato di piena estate…ma qua è favoloso cosi!
Durante la notte si sentono scricchiolii e tanti rumori vari intorno a noi, si vedono sia fuori che dentro cechi , topini e chissà quanti altri insetti e anche degli scimpanzè simpaticissimi.
Dormire poi a poche centinaia di metri da dove ieri abbiamo visto 3 leoni è davvero molto molto affascinante!
Domani si va in Tanzania….
19/08/07 Quarto giorno
La giornata inizia all’insegna dello sport! Usciamo per un wolking safari spinti da Billi grande camminatore! Siamo io,Ale,Elisa,Simona e Billi insieme a due masai: Daniel e Emos.
Si parte verso le 8:30 e torniamo dopo circa tre ore, è emozionante e allo stesso tempo divertente stare con loro , sopratuto con Emos che è davvero molto in gamba! Durante la passeggiata incontriamo diversi animali a pochi metri di distanza da noi: impala,gazzelle,facoceri e varie carcasse di animali predati, il che fa davvero un effetto strano, pensare che sulla stessa terra passano molti predatori carnivori e stare li con i masai…che come unica arma per un eventuale difesa hanno solo le lance! Ci chiediamo: ma se incontriamo un leone che ci si fa con due lance? Loro intanto ci mostrano in maniera un po’ buffa come si tirano!
Torniamo al villaggio e gli altri ci aspettano, alle 11:30 salutiamo tutti i simpatici masai del campo e ripartiamo; direzione confine con la Tanzania.
Simon per la strada da percorrere ci propone due alternative: una strada più lunga ma più comoda ed una più lunga ma incerta…si sceglie quella incerta e l’avventura continua…
La strada si rivela come premeditato incerta, ci troviamo a superare zone in cui la strada è praticamente inesistente e ad attraversare fiumiciattoli(video)e pozzanghere ma il tutto è davvero molto molto divertente, intanto incontriamo animali ovunque e villaggi masai sparsi qua e la.
In uno di loro ci fermiamo per visitarlo, ovviamente si contratta il prezzo con un tipo il quale ci permette di visitarlo, è davvero impressionante vedere come certe persone vivono, o riescono a vivere, eppure tutti contenti , acuna matata in condizioni davvero disumane, qua ci sono dei bambini che non hanno mai visto persone bianche e uno di loro scoppia a piangere, Simon lo rincuora!
Nonostante ciò qui favolosi bambini ridono sempre..
Ci rimettiamo in viaggio con un po’ di malinconia, certe cose toccano davvero il cuore e fanno apprezzare le fortune del nostro quotidiano…non ci fermiamo più fino al confine percorrendo circa 200 Km su strada per lo più sconnessa passando i villaggi di Longorien,Kurfange,Suna,Surikuria fino ad Isebania dove c’è la frontiera e arriviamo alle 18:00.
Per varcare il confine Kenya Tanzania noi facciamo presto, un po’ meno Simon che con l’auto impiega circa un paio d’ore. Questo è un posto molto pericoloso, le frontiere africane sono terra di nessuno, bisogna stare davvero molto attenti ed è vietato fare foto, è tutto un via vai di gente e si vedeno davvero tanti brutti ceffi.
Sono circa le 20:00 ed è già notte fonda quando ci rimettiamo in marcia, appena dopo un paio di chilometri veniamo fermati ad un posto di blocco della polizia locale, dopo un controllo documenti il simpatico poliziotto ci saluta con un welcome in Tanzania!
Incontriamo finalmente per gli ultimi chilometri della giornata l’asfalto, e intanto vediamo dai finestrini gente che cammina nel buio più pesto e bambini soli impressionante..
Arriviamo finalmente nei pressi del lago Vittoria a Musoma , cittadina abbastanza grande e Marco guida Simon all’Hotel al quale nel pomeriggio aveva avvertito il nostro arrivo, si chiama: Penisula.
Finalmente dopo un intera giornata possiamo mangiare…e non è affatto male: persico gigante del lago Vittoria , accompagnato da riso abbondande con salsa di pomodoro e verdura cotta.
L’Hotel Penisula è davvero molto bello e accoglientecamere bene arredate e molto pulite, paghiamo cena compresa di birra e pernottamento in tutto 16 euro a testa,ottimo davvero…
L’unica noia qui sono le zanzare, fin’ora ne avevamo visto davvero poche, ma essendo qua il lago vicino se ne vedono abbastanza, il pericolo sono le loro punture che potrebbero portare la malaria.
A cena intanto tra una battuta ed una risata si decide per l’indomani, la sveglia è per le sei e la direzione è quella del parco del Serengheti.
20/08/07 Quinto giorno
La giornata di oggi sarebbe davvero indescrivibile ma ci si prova lo stesso…certe cose bisogna viverle, in qualsiasi modo esse si descrivono si sminuiscono.
Come premeditato sveglia alle sei e direttamente a piedi sulla vicina riva del lago Vittoria a fare una favolosa colazione con il nostro cesto con pancarré,marmellata miele e te, illuminati da una strepitosa alba africana.
Verso le 9:00 togliamo le tende e ci dirigiamo nel centro di Musoma come prima operazione si ripete il cambio della moneta, euro/scellino tanzaniano , cambiamo 200 euro a testa e ci riempiono praticamente di soldi, questa volta direttamente in banca dopo circa un’ora e mezza di attesa, siamo in Africa e i tempi qua sono tempi africani!
Ci rimettiamo in viaggio e per la strada ci fermiamo a pranzare in un ristorante all’apparenza abbastanza occidentale ma il menù è praticamente identico a quello della sera precedente.
Entriamo nel parco del Serengeti dal lato di Ndabaka Gate, dopo aver pagato 45 euro a testa,da subito si vede l’immensità di questo parco che rende onore al nome che in Swahili, la lngua masai significa “pianure infinite” lo sgardo davvero si perde in questi orizzonti sterminati.
Di animali invece qua ne vediamo ben pochi, questo è il periodo delle grandi migrazioni in cui i grandi erbivori si spostano da questa zona che rimane abbastanza arida verso il Masai Mara National Reserve che al contrario è molto più accogliente, il ciclo naturale fa si che la maggior parte dei carnivori, i loro predatori, li seguano.
Percorriamo all’interno del parco circa 200Km, sembra di stare dentro un bellissimo quadro,paesaggi vergini e incontaminati,usciamo alee 19:00 dal parco nei pressi di Kleins Gate dove ci facciamo un buon tè ammirando il sole che ci regala gli ultimi raggi della giornata dipingendo nel cielo un meraviglioso tramonto , non facciamo in tempo ad andare a vedere una zona dove ci sono gli ippopotami ma per oggi ci si accontenta dell’alba sul lago Vittoria e tramonto sul Serengheti.
La vera avventura della giornata però deve ancora iniziare…ormai sono le 20:00 ed è già notte fonda, la strada che percossiamo è sempre più massacrata e ci troviamo a passare per un bel tratto di strada in mezzo a degli incendi sparsi, lo scenario incude paura ma allo stesso tempo vedere gli animali che ci attraversano la strada e scappano impauriti dalle fiamme con il buoi della notte è favoloso!
Tra noi ci si diverte ormai tanto,è una continua risata, la mitica battuta di Billi da ricordare oggi rivolta a Marco: “Vestiti di rosso e scendi insieme ai Masai Marco” percorrendo Km e Km ammezzo al nulla, immersi nella notte, di colpo spuntano loro che camminano tranquillamente ,c he strano fa…
Dobbiamo percorrere ancora una cinquantina di Km, intanto siamo del tutto fuori dagli incendi e Simon , anche lui abbastanza provato dal percorso , ha una pensata grandiosa: scendiamo dal pulmino in mezzo a questo nulla e tutti in silenzio ad ammirare ed ascoltare la natura, che emozione, un cielo grandissimo pieno di stelle e intorno a noi solo alberi e chissà quanti animali che ci osservano.
Finalmente arriviamo a Wasso incontriamo le prime ed uniche abitazioni , dobbiamo trovare un’alloggio per la nottata. Visitiamo i primi due lodge presenti nel villaggio ma sono entrambi già occupati, un terzo non è davvero il caso, le condizioni sono davvero pessime.
Alla fine, quando si iniziava davvero a pensare di dovere dormire nel pulmino, troviamo finalmente ospitalità in una missione cristiana, la struttura è davvero molto accogliente, ci danno una casetta dove noi maschi si dorme con i sacchi a pelo per terra e le ragazze sull’unico lettone matrimoniale che c’è; paghiamo in tutto circa 30 euro.
21/08/07 Sesto giorno
Oggi sveglia alle 7:00,colazione i prodotti della nostra cara cesta all’interno della saletta della missione, l’idea sarebbe quella di visitare la missione ma oggi ci aspetta molta strada e quindi si riparte.
Percorriamo circa 50Km e ci fermiamo nei pressi di un villaggio per visitare una scuola,arriviamo proprio durante il momento della ricreazione, la scuola è abbastanza grande e ci sono per la precisione 575 studenti ed è un scuola primaria,paragonabile alle nostre elementari.
I ragazzi tutti fuori al nostro arrivo sono tutti incuriositi dalla nostra presenza, abbiamo portato per loro del materiale scolastico, quaderni,penne,matite e colori , conosciamo il preside e gli consegnamo il tutto, un’altra grande emozione, qua con un masai scambio due magliette per il suo pugnale, bellissimo.
Ripartiamo , oggi dobbiamo arrivare al Lago Natron , dopo aver camminato in un luogo dove si ha ancora viva la sensazione di vivere le origini dell’uomo, la pista che porta a questo lago porta letteralmente indietro di due miglioni di anni, siamo inoltrati nell' immensa spaccatura della Rift Valley ,il paesaggio è un susseguirsi di boscaglia ,sperduti villaggi Masai ,acacie , zebre, giraffe e gazzelle che animano questo paesaggio apparentemente desolato.Ma la vera sensazione di viaggiare nel tempo si ha quando tutt' intorno cominciano a spuntare coni vulcanici dappertutto, alcuni dei quali ancora attivi come il più maestoso: Ol Doinyo Lengai (2850m) letteralmente significa per i Masai Montagna Sacra.
Scendiamo circa 2000 metri e arriviamo nei pressi di un villaggio, Wasso, vicino il lago alle 14:30 , qua ci sistemiamo in un campo tendato dove lasciamo i bagagli e a piedi percorriamo l’unica strada del piccolo villaggio in cerca di cibo!!
A Wasso non c’è chissà che, non vediamo neanche frutta, questo dovuto alla scarsa vegetazione del posto, ci accontentiamo del menù offerto da una delle varie baracche adibite a “ristorante” mangiamo rape cotte e carne di pecora bollita , insieme a coca cola e birre paghiamo in otto circa 15 euro, ma il posto è da vera Africa…per mangiare ci vuole uno stomaco abbastanza duro!
Nel pomeriggio , dopo avere appurato della vicinanze di cascate decidiamo di andare, due ragazzi masai ci accompagnano con il nostro pulmino per circa una mezzora e poi a piedi per circa un’altra mezzora arriviamo alle cascate dopo aver guadato varie volte il corso del suo fiume, le cascate sono davvero una meraviglia ,l'acqua cade dall'alto dividendosi in mille scrosci tra le foglie dei banani e delle palme.Ci facciamo il bagno, una prima sensazione di freddo mi passa repentinamente dopo l'immersione; poi vengo rapito dall'ambiente e da un'euforia incontrollabile che mi fa tornare bambino. Ci spruzziamo di acqua, nuotiamo controcorrente e ci facciamo fare l'idromassaggio dalla corrente impetuosa. Stanchi e felici ci riavviamo, prima di sera dobbiamo scendere al lago!
Lasciato sulla sinitra la montagna sacra dei Masai , Oldonyo Longai arriviamo giusto giusto per il tramonto alle rive del Lago Natron pieno di fenicotteri rosa. Su una guida avevo letto che " il Natron è uno dei luoghi piu' inospitali della terra " !!!! E' il posto piu' bello in assoluto che io abbia visto! E' inutile che mi dilunghi , tanto per quanti sforzi faccia è impossibile raccontare tanta bellezza. Anche le foto non rendono giustizia, è come portare a casa un secchio di acqua di uno stupendo mare!
Torniamo al campo che ormai è notte,dopo averci assegnato le rispettive tende (ogni tenda è da due posti) andiamo a cenare, stasera di lusso! A pranzo al “ristorante” abbiamo contrattato con due masai una pecora sana al prezzo di 16 euro circa!!
Un altro tipo c’è lo sta già cucinando sulla nostra griglia dentro una capanna, l’ha spezzato tutt’intero solo in 4 pezzi per cucinarlo e poi da cotto abilmente l’ha fatto a pezzetti , che mangiata ragazzi accompagnata da birra “serengheti” ed insieme a tanti ragazzi del posto tra i quali un masai rasta, il mitico masai rasta!! Passiamo una bellissima serata con loro fino al punto di crollare dal sonno e sistemarci nelle tende! Buona notte…
22-08-07 Settimo giorno
La sveglia ormai è sempre più presto…oggi 5:30, davanti a noi oggi ci sono molti chilometri a dividerci da Arusha.
Per fare colazione si decide di recarci a delle terme naturali da un'altra parte sempre nei pressi del lago, ci affidiamo agli stessi ragazzi che ieri ci hanno portato alle cascate, loro dicono che per arrivare si impiega un’oretta scarsa, si rivela una gran cazzata! Impieghiamo in tutto 6 ore e le terme che noi pensavamo ci si potesse fare il bagno non si rivelano chissa chè, ma comunque camminare in queste zone cosi selvagge è davvero piacevole.
A colazione oggi 2 chapati a testa con marmellata,miele e burro, accompagnati al solito the!
Torniamo a Wasso, carichiamo subito i bagagli e salutiamo tutti i masai conosciuti, si riparte che sono ormai le 12:30.
La maggior parte della via che percorriamo è messa davvero male,ma aripare sono sempre le favolose vedute infinite e completamene esenti da forme di vita, solo di tanto in tanto incontriamo masai a pascolare il bestiame o a vendere i loro gioielli in posti strategici in attesa dei loro acquirenti!!
Ne vediamo tipo una ventina ad attenderci nei pressi di un cratere in cui la strada passa proprio vicino,sapevano che ci saremmo fermati ad osservarlo ed infatti cosi è stato…appena scesi ci assalgono, ci mettono addosso bracciali, collane e altre cose…qualcosa compriamo più o meno tutti!
Percorriamo na cifra di chilometri e arriviamo ad Arusha intorno alle 19:00, qua città abbastanza grande, troviamo alloggio in un albergo abbastanza confortevole, ma quello che più ne vale è la favolosa cena che consumiamo in un ristorante indiano: filetto di manzo arrosto e riso con verdure divino!! Paghiamo circa 7.50 euro a testa!
La sera tornato in albergo conosciamo anche il figlio di Simon, un ragazzo di 20 anni che vive ad Arusha con la sua ex moglie.
23-08-07 Ottavo giorno
Lasciamo l’albergo verso le 8:00 , paghiamo circa 6 euro a testa con inclusa un’abbondante e buona colazione, dopo pochi chilometri incontriamo il confine con il kenya, varchiamo l’uscita dalla Tanzania , noi a piedi come all’ingresso facciamo presto e ci avviamo a piedi verso l’ingresso al Kenya nel frattempo che aspettiamo Simon con il mezzo.
Qua cambiamo gli scellini tanzaniani rimasti questa volta per strada, se si può dire in nero!
Appena finito Simon torna a prenderci e si riparte per andare a visitare l’ultimo parco: lo Tsavo
L’ingresso al parco è sempre a pagamento circa 35 euro, il suo nome deriva dal fiume che lo attraversa lo Tsavo appunto , curiosa è una leggenda che si narra successa in questi posti pochi anni orsono: I mangiatori di uomini dello Tsavo
Il parco naturale è diviso in due parti: Tsavo West National Park che visitiamo noi e Tsavo Est National Park dei quale due terzi dello stesso sono chiusi ai turisti e riservati alla ricerca scientifica a causa della sua eccezionale biodiversità.
Lo Tsavo paesaggisticamente è il parco che forse più mi è piaciuto e colpito di più, le strade polverose di sabbia arancione si srotolano lungo la vegetazione che è molto varia, ci sono per lo più vaste boscaglie e tanti baobab che spuntano fuori come fantasmi.
Vediamo parecchi animali, oltre ai soliti già visti incontriamo un licaone ma la nostra ricerca qui si concentra sul rinoceronte che non ancora incontriamo mai, purtroppo neanche qua facciamo il suo incontro! Ma sono tutti buoni motivi per tornare di nuovo in questi posti!
Ogni foto fatta qua è davvero una cartolina…
Usciamo dal parco, prendiamo ormai la strada che ci porterà sulla costa, secondo i programmi c’era da fermarsi un’altra notte per la strada per poi arrivare al mare il giorno seguente, ma cambiamo idea e pur facendo un sacrificio, soprattutto per Simon, di decide di arrivare direttamente per questa notte.
Percorriamo diversi Km prima di fermarci a cena nel piccolo villaggio di Voi, consumiamo più o meno il solito menù e si riparte per l’ultimo tragitto con il nostro fidato mezzo…
Arriviamo a Diani Beach , presso la struttura,se cosi si può chiamare dove alloggeremo per i prossimi 6 giorni, è notte fonda e non che che si veda un gran chè, dall’ingresso sulla strada sorvegliato dalle guardie percorriamo circa 500 m in una fitta boscaglia che nei giorni a seguire scopriremo gremita di babbuini.
Appena entrati già si vede l’eleganza e la grandezza di questa villa , ex abitazione di un ricco colone inglese, posta praticamente in riva all’oceano indiano, a dividerci c’è un lungo prato pieno di palme da cocco e la spiaggia che durante le varie maree del giorno scompare del tutto fino a portare le onde fino al giardino…
Facciamo un giro di tutta la casa, è completamente arredata, le camere sono grandi con letti matrimoniali a tre piazze con dei baldacchini fatti di legno, il tempo di aggiudicarcele con una giusta tocca che via a mettere il costume per assaporare le acque dell’oceano sotto un favoloso cielo stellato… corriamo tutti dentro l’acqua che a prim’impatto è gelata ma poi si rivela molto piacevole… insomma dopo la giornata piena di oggi , come tutte le altre precendenti godiamo di un po’ di relax sulle varie poltrone presenti sia fuori che dentro la casa e si va a nanna…
Dal 24 al 29/08/07 I giorni al mare…
Questi giorni al mare sono volati e praticamente abbiamo cazzeggiato e fatto molta bella vita….
Compresi nei 12euro pagati a capoccia per ogni giorno trascorso avevamo compreso cameriera Elisabet e cuoco Michel .
La giornata tipo era: sveglia ad ora indeterminata, colazione abbondante , passeggiata sulla meravigliosa spiaggia, bagno, relax in giardino, pranzo a base di pesce, secondo relax facendo la corsa alle poltrone, di pomeriggio si attrezzava qualcosa e cena sempre a base di pesce! Questo di giorno! Di sera si usciva e si giravano quasi tutti i localini della zona come il mitico Shakatak , non sono sicuro che si scriva cosi! (amici d’avventura, se ho sbagliato correggetemi!!)
Qua siamo stati insieme davvero bene, abbiamo avuto anche più occasioni per conoscerci e magari per stare soli, diciamo fare un’po’ quello che si voleva.
Tra il giardino e la spiaggia c’era sempre una guardia, questo perché la spiaggia era letteralmente gremita di Beach Boys , loro praticamente passano tutta la giornata sulla spiaggia a caccia di turisti per venderlgli di tutto, sia prodotti come bracciali, collane,e tutto il resto, che anche servizi come la visita alla bariera corallina e vari tour in giro!
Purtroppo in Kenya la fame è una realtà concreta, e forse anche loro saranno tentati dal fare soldi facili, come tutti quelli che cercano disperatamente di sopravvivere in un paese africano.
Loro comunque sono davvero simpaticissimo, certo un po’ insistenti sicuramente! Si danno sempre nomi italiani , quasi tutti, forse per rimanere più simpatici ai clienti!Consiglio per chi legge e li sceglierà di rivolgersi a loro per qualche tour o alle agenzie locali: - di farsi spiegare dettagliatamente cosa prevedono le varie escursioni e i vari programmi (cene, gite, e compagnia bella) - di farsi fare una proposta economica - di farsi fare una proposta economica anche da altre agenzie locali in modo da vedere le differenze - di contrattare SEMPRE - in caso di prenotazione di safari o escursioni, farsi lasciare la ricevuta dall'agenzia - di non lamentarsi se dopo aver chiuso l'affare, scopriranno che altrove i prezzi possono essere anche più bassi. Sono le leggi di mercato. Quando si va al Decathlon e si comprano un paio di scarpe, non si protesta con i commessi se poi da un'altra parte le stesse scarpe costano di meno.
La mattina per esempio veniva uno di loro che ci portava il pesce appena pescato, noi lo si sceglieva e per il pranzo e la cena si consumava, varie volte Michel ci ha preparato anche delle ottime la paste (portata dall’italia un po’ da tutti) con pesce, cena e pranzo quasi sempre accompagnati da buon vino(provenienza idem della pasta!)
La sera li era davvero carino, uscivamo per locali, si faceva amicizia e ci divertiva davvero!! J
Un giorno siamo andati a fare l’immersione sulla favolosa barriera corallina , siamo stati tutta la giornata dalle sette di mattina, ci hanno portato con il taxi a prendere delle carinissime barchette a vela e motore con un equipaggio davvero simpaticissimo, siamo arrivati fino alla barriera dove abbiamo fato il bagno ammezzo a pesci e coralli per circa un’oretta! Dopo di chè siamo sbarcati su di un’isoletta dove abbiamo pranzato a base di granchio, visita al villaggio e a sera siamo rientrati a casa, 30 euro circa tutto compreso! Dopo una mia strepitosa trattativa con un Beach Boys!
A Diani ci sono anche tanti centri per massaggi e trattamenti vari… io non sono andato , ma a detta del Pan erano davvero molto organizzati e piacevoli e allo stesso tempo economici!
Comunque dopo il safari di 8 giorni favoloso ma molto stancante, la settimana di mare è stata una manna dal cielo! Ci siamo divertiti e riposati, abbiamo e abbiamo trascorso insieme giornate indimenticabili! Il 29 pomeriggio dopo aver consumato l’ultimo pranzetto… abbiamo lasciato questo paradiso, la mattina mi sono svegliato alle 7:00, la prima volta cosi presto da quando siamo qua, ho visto un’alba che è stata davvero la più bella della mia vita,la gioia di vivere questo momento si mischia alla malinconia di lasciare questo posto…il resto della mattinata non posso raccontarlo! J
Un beach boys ci ho accompagnato all’aereoporto di Mombasa , a dimenticavo, Marco è andato via ieri…ci siamo salutati a Diani, prima di arrivare abbiamo fatto una visita alla città di Mombasa, la città è stata fondata dagli arabi e visitandola possiamo rendercene conto, la città vecchia è piena di strutture di evidente architettura islamica, essa è situata su di un’isola omonima della città, la quale è collegata alla terra ferma a nord da un ponte e a sud da un servizio traghetti.
Alle 18:00 prendiamo il piccolo aereo che dopo un’ora circa ci atterra a Nairobi , dopo una cenetta ottima consumata al Carnivore, ci troviamo allo stesso punto di partenza del 17 agosto, dormiamo nella stessa struttura!
30/08/07 Ultimo giorno…
Quando si parte questo giorno sembra cosi lontano! Eppure arriva sempre e cosi di colpo poi! Che brutto…
La mattina lasciamo il dormitorio dopo colazione alle 8:30, lo stesso autista della sera ci accompagna all’aereoporto per decollare alle 11:00 alla volta di Amsterdam.
Il volo di ritorno non è molto piacevole come quello dell’andata! Nel senso che nessuno è molto di compagnia…ma non per qualcosa, è che ognuno è immerso nei propri pensieri, nel miscuglio di tutte quelle meraviglie,quelle emozioni, quella natura incontaminata che adesso inizia a trasformarsi in ricordi…
Siamo a Roma ore 20:30, che brutta!! Ma proprio Roma? Cosi bella e affascinante? Dopo l’Africa neanche lei viene vista con gli stessi occhi…anzi quel il traffico e il caos, la puzza è davvero molto fastidioso e triste! Infatti subito ci salutiamo, distrutti dal viaggio ma pieni nell’animo! Io e il Pan riprendiamo la mia punto e torniamo a Guardiagrele…tutto ha un’inizio e tutto ha anche una fine…..
Le emozioni dopo questo viaggio sono davvero tante… questa esperienza mi ha fatto davvero cambiare tanti modi di essere, maturare, apprezzare mille volte di più quello che ho, apprezzare la vita,nella natura sono riposti tutti tesori del mondo per vivere bene non ci servirebbe davvero nient’altro che saperla apprezzare e rispettarla sotto ogni sua forma di manifestarsi…
Ringrazio i miei amici di viaggio Stefano,Marco,Alessandro,Andrea Billi,Simona,Stefania ed Elisa per tutti i bei momenti trascorsi insieme…
non vi dimenticherò mai poiché con voi ho condiviso senza dubbio una delle più belle esperienze della mia vita; ma il GRAZIE più grande va a Mamma Africa che tra le sua braccia ci ha cullati e ci ha fatto conoscere una piccola parte della sua sconfinata bellezza…
3 commenti:
yak sei veramente un grande, con i tuoi filmati ho rivissuto quei momenti!grazie
grande yak!
bellissimo anche il diario!
Sono molto felice di averti aiutato a scoprire questa parte del mondo. Per me questa è la soddisfazione che mi ripaga di tutte le fatiche e di tutti impicci e i problemi che è ovvio che si affrontano per una avventura come questa.
Ogni volta che qualcuno mi chiede di viaggiare con me spero che sia in grado di mettere, dalla prossima volta, nella sua valigia meno vestiti e più voglia di scoprire, di conoscere, di vedere.
Con te, dalle cose che scrivi, sono sicuro di esserci riuscito.
un saluto
grazie
marco
Caro Yak devo dire che anche questa volta ti sei superato...il tuo racconto, i video e le foto mi hanno fatto rivivere quei momenti speciali e unici soprattutto...sono fiero di te e di aver viaggiato insieme a te...ormai sei un cittadino del mondo considerando il fatto che parti nuovamente per una grande avventura...e come dice Simon : The adventure continuos...
ti voglio bene brother..
grazie di tutto
Pan
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